Le tutele assicurative per il credito hanno lo scopo di proteggere le aziende dalle perdite finanziarie dovute a insolvenze o ritardi nei pagamenti da parte dei debitori.

Questo tipo di assicurazione mira a garantire la stabilità finanziaria e la continuità operativa delle aziende, offrendo, a fronte del versamento del previsto premio assicurativo annuale, una copertura contro il rischio di mancati pagamenti.

Nel corso degli anni, la contrattualistica delle tutele assicurative per il credito ha subito notevoli sviluppi per rispondere meglio alle esigenze delle imprese. I contratti si sono così evoluti per offrire maggiore flessibilità e personalizzazione, includendo clausole specifiche per adattarsi a diversi settori e tipologie di rischio.

DIFFERENZE NEI CONTRATTI

La personalizzazione dei contratti viene realizzata tramite inclusione, esclusione o diversa quantificazione di specifiche previsioni e clausole che permettono l’adattamento del contratto alle diverse esigenze.

Copertura assicurativa

Il primo elemento da considerare è cosa si vuole coprire con l’assicurazione, che avrà decorrenza dalla data di sottoscrizione della polizza, per una durata annuale rinnovabile. La copertura potrà riguardare tutti i crediti o solo quelli da precisare e, in entrambi i casi, assicurare l’intero o soltanto una quota; la differenza andrà ad incidere sull’ammontare del premio che deve essere correlato ai possibili indennizzi.

Estensione della copertura ed esclusioni

L’estensione della copertura, oltre a riguardare l’entità complessiva dei crediti coperti, può anche includere rischi specifici come la copertura internazionale o la protezione contro il rischio politico. Possono essere poi previste anche delle esclusioni, riguardanti rischi che non sono coperti dal contratto, come le perdite derivanti da eventi catastrofici o da fatti riferibili al creditore.

Franchigia e scoperto

La franchigia è l’importo fisso a carico dell’assicurato quando si verifica un sinistro, in questo caso un mancato pagamento. Lo scoperto, invece, rappresenta la percentuale del danno che rimane a carico dell’assicurato. Franchigia e scoperto possono essere presenti contemporaneamente incidendo in questo modo sulla quantificazione degli indennizzi.

Entrambi gli elementi possono variare significativamente tra i diversi contratti, influenzando il livello di protezione offerto, la commisurazione del premio dovuto dall’assicurato e l’ammontare degli indennizzi spettanti nel caso di sinistro.

COMMISURAZIONE DEL PREMIO E DEGLI INDENNIZZI

Il premio assicurativo, cioè l’importo che l’assicurato corrisponde annualmente per avere la protezione assicurativa, viene calcolato in base al livello di rischio, alla dimensione del credito assicurato, all’estensione della copertura assicurativa anche in relazione alla presenza ed entità di specifiche clausole quali quelle di franchigia e scoperto.

Gli indennizzi sono quanto l’assicurazione corrisponde a tutela dell’assicurato, per risarcirlo della perdita verificatasi a seguito del mancato pagamento di un credito, nella parte coperta dall’assicurazione. L’ammontare di tale importo può variare a seconda che la copertura riguardi l’intero credito o solo una parte di esso, tenendo altresì conto di eventuali franchigia, scoperto o altre clausole limitative presenti; è commisurato al sinistro cioè al singolo mancato recupero. Inoltre è sempre previsto un massimale annuale in cui devono rientrare i sinistri indennizzabili; quando i vari sinistri, indennizzati nell’anno di riferimento, superano il massimale viene meno la copertura assicurativa per quelli ulteriori riferibili allo stesso anno.

Gestione del recupero e spese

La gestione del recupero credito è un aspetto cruciale, dal momento che comporta delle spese per le varie procedure legali. Il costo di tali procedure è ricompreso nella copertura assicurativa, ma può variare a seconda che la gestione sia effettuata direttamente dall’assicurazione ovvero dall’assicurato, tramite legali di fiducia, con successivo rimborso da parte dell’assicurazione.

Nel caso di gestione diretta dell’assicurazione l’assicurato non avrà costi ma perde il controllo della vicenda che invece mantiene se agisce tramite i legali di propria fiducia il cui costo verrà rimborsato, ma solo in un secondo momento, da parte dell’assicurazione. Nel secondo caso sarà importante tenere costantemente aggiornato l’assicuratore rispetto agli sviluppi e agli esiti dell’attività di recupero, dalla quale può dipendere anche il riconoscimento degli indennizzi.

Condizioni per gli indennizzi

Per ottenere l’indennizzo, l’assicurato deve compiere specifici adempimenti nei termini previsti dalla polizza contrattuale, come la tempestiva segnalazione del mancato pagamento, la comunicazione di eventuali sviluppi, la cooperazione nelle procedure di recupero credito gestite dall’assicurazione oppure il costante aggiornamento per l’attività svolta dai legali di fiducia dell’assicurato.

La mancata osservanza di queste condizioni può compromettere il conseguimento dell’indennizzo o comunque renderlo più difficoltoso.

Esiti dell’attività di recupero credito

L’attività di recupero credito può avere esiti e tempistiche variabili, diverse da quanto stabilito per gli indennizzi. Può infatti avvenire che il recupero avvenga successivamente al riconoscimento dell’indennizzo o che con il debitore si raggiungano accordi per pagamenti solo parziali o dilazionati nel tempo; in questo caso sarà indispensabile un costante collegamento tra assicuratore e assicurato per un utile conduzione nel comune interesse.

Gli esiti dell’attività di recupero possono essere vari, nel caso di recupero totale sarà solo da verificare se l’assicurazione ha già indennizzato e quindi concordare il ritorno degli importi ricevuti dall’assicurato, nel caso di recupero parziale andrà invece verificato sulla base delle condizioni di polizza la parte spettante all’assicurato e quella che compete all’assicurazione. Se poi il recupero ha una tempistica successiva al riconoscimento dell’indennizzo andrà previamente segnalato all’assicuratore per la corretta gestione della polizza.

Vi è infine la possibilità che l’attività di recupero abbia esito totalmente negativo pervenendo all’inesigibilità del credito, dalla quale per legge spettano dei recuperi fiscali o finanziari che devono perciò essere ripartiti tra assicuratore e assicurato secondo le condizioni di polizza.

PROBLEMATICHE FREQUENTI

La concreta gestione della tutela assicurativa del credito può comportare varie problematiche che possono derivare innanzitutto dall’interpretazione delle clausole di polizza. Vi possono essere poi controversie rispetto ad adempimenti previsti a carico dell’assicurato ma anche di quelli che competono all’assicuratore, in particolare rispetto alla determinazione e alla tempistica degli indennizzi nonché, nel caso di recuperi protratti nel tempo o di inesigibilità, della ripartizione degli oneri tra assicuratore e assicurato.

Le tutele assicurative per il credito rappresentano uno strumento divenuto importante per proteggere le aziende dalle perdite finanziarie conseguenti a insolvenze: prevedono infatti un costo determinato rispetto ad eventi imprevedibili sia nella sussistenza che nell’entità; la comprensione delle differenze contrattuali e delle condizioni di polizza per gli indennizzi è quindi fondamentale per massimizzarne i benefici. In questo modo, con un approccio informato e strategico, le imprese possono assicurarsi una maggiore stabilità finanziaria e operativa.

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